Produzione di acqua deionizzata                
RESPONSABILE: Marco Lanfranchi (tel. int. 1564 o 1532); E-mail:marco.lanfranchi@uninsubria.it
SOSTITUTI : Raffaele Terzaghi (tel. int. 1564 o 1447); E-mail:raffaele.terzaghi@uninsubria.it
                       Fabrizio Bolognese (tel. int. 1438 o 1334); E-mail:fabrizio.bolognese@uninsubria.it

ACCESSO: al locale di deionizzazione l'accesso è consentito solo al sig. Lanfranchi e ai suoi sostitutiin quanto nel locale stesso sono presenti elevate quantità (da 50 a 500lt.) di acido cloridico al 32% e di sodio idrato al 32% utilizzati per la rigenerazione delle resine.
UBICAZIONE: locale servizi ubicato al piano –2 del dipartimento

Note
La deionizzazione si ottiene facendo passare l'acqua, prima in resine cationiche e successivamente in quelle anioniche.
L'acqua deionizzata prodotta in questo modo consente purtroppo il passagio di composti organici privi di carica. Nel caso specifico è stata riscontrata la presenza di ammoniaca in quantità variabili da 0.10 a 0.15 ppm totali.
Il controllo dell'efficienza delle resine si effettua attraverso la misura della conducibilità dell'acqua prodotta e i valori, espressi in umS (microSiemens), deve essere compreso tra 0.0 e 1.2 umS. Quando i valori di conducibilità superano quelli prescritti si deve procedere alla rigenerazione delle resine. La procedura di rigenerazione prevede la pulizia delle resine cationiche con acido cloridrico al 32% e successivo lavaggio. Si procede poi alla pulizia delle resine anioniche con soluzione di sodio idrato al 32% e relativo lavaggio con acqua. Normalmente si deve eseguire la procedura di rigenerazione dopo il consumo di circa 12 m3 di acqua deionizzata.