Rifiuti tossico-nocivi sede di VARESE

RESPONSABILE: Prof. Stefano Banfi (tel.int.1550 e-mail: stefano.banfi@uninsubria.it ), Raffaele Terzaghi (tel.int.1564 e-mail: raffaele.terzaghi@uninsubria.it )
COLLABORATORI: Marco Lanfranchi (tel. int. 1564 o 1532); E-mail:marco.lanfranchi@uninsubria.it
                       Fabrizio Bolognese (tel. int. 1438 o 1334); E-mail:fabrizio.bolognese@uninsubria.it

Situazione al 11/02/2000:

Abbiamo due ditte preposte allo smaltimento dei RTN del Dipartimento:

Le classi di rifiuti di cui abbiamo attivato il recupero sono:
  1. miscele di composti organici non alogenati
  2. miscele di composti organici alogenati
  3. soluzioni di sviluppo fotografico
  4. soluzioni di fissaggio fotografico
  5. soluzioni acquose contenenti metalli pesanti
  6. soluzioni acquose contenenti inquinanti principalmente organici
  7. rifiuti solidi inquinati da solventi o reagenti chimici
  8. colture cellulari liquide
  9. sangue
  10. carcasse di animali non trattate
  11. colture cellulari solide e materiale monouso
Precisazioni
Nel caso risultasse la necessità di attivare il recupero di altre sostanze, siete pregati di avvertirmi in quanto si deve per prima cosa inviare una scheda tecnica all'ufficio competente di Milano, che in seguito attiva il servizio di raccolta.
Infine vi segnalo le date già fissate per il recupero del materiale biologico:

Nota aggiuntiva
Procedure per lo smaltimento dei rifiuti biologici
Carissimi Tutti Quanti Voi, Noi, Essi,
con la seguente desidero informarvi sulle procedure da seguire per lo smaltimento delle sostanze affette da inquinamento biologico, quindi che sono venute a contatto con virus, batteri, etc etc. Per il loro smaltimento si deve procedere alla sterilizzazione in autoclave che può essere effettuata su sacchetti piccoli che vengono successivamente posti nei jollypack da 40 (60?) litri, oppure direttamente nel paccone grosso dei suddetti (a questo proposito è meglio che aspettiate una conferma di una prova che verrà fatta lunedì 14 c.m.). In alternativa è possibile disinfettare con ipoclorito e procedere allo stoccaggio nella stessa maniera; la differenza sta nel costo dello smaltimento che risulta più alto se la sostanza è semplicemente disinfettata invece che sterilizzata. Se si procede alla sterilizzazione si deve annotare l'evento sull'apposito registro posto nella stanza delle autoclavi, indicando quale tipo di materiale è stato trattato e in quale jollypack verrà stockato. Ovviamente ogni laboratorio che deve effettuare questo tipo di smaltimento può prelevare un jollypack dal piano viola, tenerlo nel locale più opportuno e, una volta riempito, riportarlo al piano viola indicandone il contenuto, la data di deposito ed il numero della sterilizzazione corrispondente. In altre parole è opportuno che ciascun gruppo numeri il jollypack secondo la sequenza del registro, che sul registro stesso indichi una volta per tutte ed in maniera generica il materiale e le condizioni di sterilizzazione alle quali si riferisce il contenuto del jollypack in questione. (se avete capito quanto ho scritto siete dei geni!!) Per quanto riguarda le carcasse di animali non trattate, si deve procedere al surgelamento ed impacchettamento in sacchetti piccoli. Questi verranno trasferiti nell'apposito jollypack il giorno del ritiro, indicando sullo scatolone la natura del contenuto. Spero che lentamente, ma inesorabilmente, riusciremo ad avvicinarci alla perfetta gestione dei rifiuti.
Saluti
S. Banfi (detto"il responsabile")